Confartigianato: contrastiamo ogni abusivismo, ma Confcommercio eviti accuse superficiali

Quasi ogni giorno Confcommercio Rimini ci aggiorna su come deve funzionare il mondo. Ieri il Presidente della categoria dei ristoratori, Gaetano Callà, ha acceso il faro sull’abusivismo nel mondo della ristorazione.

Legittimo, per carità. Ma non è stato un appello generale a rispettare le regole, piuttosto un pesante riferimento agli ‘artigiani che somministrano’ e ad altre situazioni denunciate a tutela dei ‘nostri ristoratori’.

Comprensibile la necessità di godere di un applauso, ma affermare che c’è un dilagante e tollerato abusivismo, ovviamente di tutti tranne che della categoria rappresentata (e nel suo caso anche esercitata), è una posizione che non condividiamo e che riteniamo anche offensiva nei confronti di chi i controlli li effettua tutti i giorni.

Rassicuriamo Gaetano Callà e la Fipe-Confcommercio: i controlli ci sono e non solo per i ristoranti, ma per tutti. Quando vengono riscontrate irregolarità non c’è la tolleranza di cui si scrive, ma ci sono le sanzioni, per i ristoratori (che non risulta una categoria in odore di beatificazione) e per tutti gli altri.

Dal nostro osservatorio non vediamo un panorama così allo sbando. Piuttosto, se la stagione turistica mostra numeri incoraggianti e le imprese lamentano invece mille problemi, in particolare di redditività, serve farsi domande diverse e cercare soluzioni utili a migliorare la situazione.

Stare in piedi sulla sedia a spargere patenti di abusivismo serve giusto all’applauso quotidiano.


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