L'adolescenza è un frullatore sempre acceso. Servono presenza, dialogo e stabilità

L’adolescenza è come un frullatore sempre acceso, al quale affiancare la stabilità di una presenza discreta ma ferma dei genitori.

Le insegnanti delle terze medie della scuola di via Zeno a Bellaria Igea Marina, coordinate dalla Prof.ssa Chiara Franchini, hanno promosso un incontro con la psicologa Emanuela Garuffi e alla presenza dei genitori. Un appuntamento nell’ambito del Progetto RispettoSi di ‘SGR per la Scuola’ (sgrscuole.it) che coinvolge 60 classi sul territorio.

"Abbiamo affrontato il tema del cambiamento vissuto dagli adolescenti – dice Emanuela Garuffi – che riguarda il fisico ma anche la mente e che modifica i confini, le relazioni e la percezione di sé. Il fisico si forma, a taluni piace e altri sono delusi. L’eventuale smarrimento va gestito, spiegando che la mutazione non è definitiva ma in itinere.

Più difficili da leggere i cambiamenti della mente. Il cervello umano si forma progressivamente e nell’adolescenza resta più indietro l’area frontale, quella che aiuta la riflessione nelle decisioni. Da qui la tendenza ad entusiasmarsi o ad abbattersi facilmente, oppure ad assumere decisioni affrettate o ingenue.

Anche in questo caso il dialogo e la presenza sono fondamentali, poiché far assimilare comportamenti come le dipendenze arreca conseguenze anche future come l’ancoraggio ad esse. Non serve giudicare, ma ascoltare e dialogare".

Dall’incontro è emerso il ‘rischio’ di un eccessivo utilizzo di tecnologie che isolano gli adolescenti. Dilagano i selfie, un modo per mostrare l’esistenza, raccogliere like di adesione, che però estraniano dall’incontro fisico che ha valore formativo altissimo.

"Invito i genitori – conclude la dott.ssa Garuffi - ad ‘esserci’, senza giudicare i cambiamenti che sono per lo più fisici e temporanei, ma a trasmettere stabilità, confronto e volontà di narrare le esperienze. L’adolescenza è infatti un periodo della vita dei figli molto importante anche per i genitori, chiamati a riconoscere, a comprendere e a guidare i cambiamenti che avvengono nei ragazzi e ad essere per loro un argine affettivo e morale, capace di offrire loro lo spazio migliore in cui sviluppare qualità, abilità, interessi".


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