IEG mette in mostra ad Ecomondo le storie virtuose dell'economia circolare

Alla Fiera di Rimini dal 6 al 9 novembre le Circular Economy Stories dei gruppi Eni, Enel, Novamont, consorzi, start up. Dall’innovativo cappotto termico di Versalis ai materiali per la bioedilizia ottenuti da riso e gusci d’uova. Bioplastiche dai fondi di caffè, prezzemolo e cannella e dagli scarti dei mercati ortofrutticoli

Ecomondo, dal 6 al 9 novembre alla Fiera di Rimini, mette in mostra l’economia circolare. Con le storie, le esperienze concrete, le politiche pubbliche, le grandi aziende, le strutture consortili, le start up che già oggi, in Italia, praticano un nuovo modo di fare economia all’insegna della sostenibilità ambientale. In sintesi: una grande narrazione del nuovo paradigma dell’economia green. Raccontato attraverso un allestimento con postazioni video e pannelli, ma anche con una vera e propria "messa in scena", da parte di attori professionisti, delle circular stories.

Circular Economy Stories – Gallery & Show il titolo del progetto, organizzato da Ecomondo con Edizioni Ambiente e la collaborazione della cooperativa Erica.

Il progetto Circular Economy Stories – Gallery & Show occuperà il padiglione D3 della Fiera di Rimini. Trecento metri quadri di allestimento, con i "racconti" di una dozzina di storie di economia circolare portati in fiera da grandi player.

Eni, con l’esperienza di Versalis, che presenta un sistema di isolamento termico a cappotto che utilizza polistirolo espanso completamente riciclabile. E Syndial, che produce biogas dai rifiuti organici urbani.

Enel, con il percorso di economia circolare Futur-e nato per dare nuova vita a 23 centrali termoelettriche. Impianti che hanno sostenuto la crescita industriale del nostro Paese.

Novamont grazie alla sua capacità di innovazione e alla sua affermazione a livello internazionale, ha aperto la strada alla bioeconomia made in Italy e alle strategie di bioeconomia circolare. Nello spazio delle Circular Economy Stories Novamont "ospita" 5 start up tra le più innovative nell’ambito della bioeconomia. RiceHouse, che trasforma gli scarti della raccolta del riso – la lolla, l’involucro dei chicchi - in intonaci ad alta prestazione: un ottimo esempio di bioedilizia.  La start up trentina Calchera San Giorgio che ha messo a punto un metodo per ottenere carbonato di calcio, il componente fondamentale della calce, dai gusci d’uovo ridotti a sabbia. Innovativi per il settore delle bioplastiche, i progetti dell’Istituto Italiano di Tecnologia: Coffee Infused Foam che dai fondi di caffè ricava una spugna che depura le acque; Prezzemolo & Cannella utilizza scarti di prezzemolo e cannella per realizzare un materiale destinato al packaging alimentare; il Progetto Carciofo consente di convertire gli invenduti dei mercati ortofrutticoli in plastica 100% biodegradabile.

La Regione Emilia-Romagna sarà presente con un proprio spazio per raccontare il Piano Energetico Regionale e, attraverso 4 esperienze, ciò che in concreto le politiche pubbliche della Regione hanno contribuito a far nascere. Bettery, la start up che produce una batteria liquida in grado offrire un'energia specifica 5 volte superiore a quelle dei migliori sistemi d'accumulo; EnergyWay, start up modenese che affida l’efficientamento energetico al data management; Mineraliindustriali per la riduzione dello stoccaggio del rottame del settore ceramico; OI Pomodoro Nord Italia che favorisce la riduzione degli impatti ambientali lungo l’intera filiera di produzione delle conserve di pomodoro.

Tra le Circular Stories anche quella del CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, il primo ente ambientale nazionale dedicato alla raccolta di un rifiuto pericoloso. Quella del "Sistema Consorzio" è una filiera corta, che ha portato l’Italia ai massimi livelli di avanguardia europei e internazionali nel campo della raccolta e del riciclo di un rifiuto altamente pericoloso.

E poi Demeto il progetto di ricerca europeo avviato da un consorzio di enti di ricerca ed aziende con l’obiettivo di sviluppare un processo per il riciclo chimico su scala industriale di rifiuti a base di PET ed altre resine poliestere. Si tratta della prima applicazione industriale sostenibile del trattamento chimico per il riutilizzo dei flussi di rifiuti PET / Poliestere, altrimenti destinati alla discarica. Grazie ad un processo che intensifica l'approccio basato sull'uso innovativo delle radiazioni a microonde.

Altre realtà presenti saranno: Ideal Service cooperativa che opera nei settori dell'ecologia e dei servizi ambientali, nel facility management, nel riciclo e nel riuso dei rifiuti. Ha ideato Blu Polymer, un granulo che trova applicazioni soprattutto nell’edilizia. Caviro, che ogni anno raccoglie circa 370.000 tonnellate di mosti, feccia, vinaccia, sottoprodotti che traduce in semilavorati e materia prima per aziende agronomiche, industriali, farmaceutiche. alimentari e beverage di tutto il mondo. CIC, il Consorzio Italiano Compostatori, consorzio di imprese che si occupano in primo luogo della gestione della frazione organica del rifiuto urbano e della promozione dell’utilizzo del prodotto ottenuto, il compost.

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