Area ex questura: oggi c'è stato l'incontro di ASI con i cittadini riminesi

Oltre 50 cittadini riminesi oggi pomeriggio all’ex Questura per incontrare Ariminum Sviluppo Immobiliare nell’incontro preannunciato per aggiornare sull’iter del progetto RiminiLife. Marco Da Dalto, responsabile del progetto RiminiLife, s’è rivolto alle persone intervenute aggiornandole sui programmi e sulle ragioni di ASI.

"Abbiamo fatto opposizione al Comune alla pratica di esproprio e andremo avanti in tutte le sedi per tutelare l’investimento

A proposito delle modifiche al progetto:

"Abbiamo proposto delle variazioni riducendo i circa 23.700 mq di superficie edificata oggi acquistati a 16.000 mq, mantenendo il criterio di più funzioni che creino inclusione e migliorino qualitativamente il contesto, anche aumentando gli spazi destinati al verde pubblico.

Riguardo al supermercato abbiamo più volte specificato che il nostro progetto è coerente con la normativa, tanto è vero che l’ufficio competente del Comune lo ha approvato con parere favorevole, riscontrando che la superficie di vendita è di 1500 mq e che le superfici accessorie sono funzionali e coerenti. Per spegnere ogni tipo di speculazione e strumentalizzazione ci siamo resi disponibili a sottoscrivere un atto d’obbligo per mantenere inalterata la superficie di vendita del supermercato per dieci anni dalla sottoscrizione dello stesso accordo.

Serve riportare i temini al loro vero significato

"La riposta ‘non c’è interesse pubblico’, senza motivazione, ci ha lasciati di stucco. Il Comune è obbligato per legge a fornire delle motivazioni oggettive che non possono risiedere in valutazioni approssimative sul tema del traffico (argomento da noi sviscerato dettagliatamente mediante relazioni e rilievi specialistici che abbiamo depositato in Comune) o sulle proporzioni tra superficie di vendita e accessorie, argomento non regolamentato da nessuna normativa locale o regionale. Piuttosto ci preme sottolineare che grazie al modello presentato si genereranno circa 90 nuovi posti di lavoro che rappresentano anch’essi aspetto di rilevante interesse pubblico.

Le accuse che ci sono state rivolte dal Sindaco circa la nostra volontà di realizzare un centro logistico sono di fatto smentite dal progetto che è nelle sue mani ed approvato dai suoi uffici.

Ricordiamo che il nostro supermercato con superficie di 1500 mq resta comunque un negozio principalmente di quartiere, proprio per effetto del numero limitato di prodotti che può esporre che in modo fuorviante più volte è stato definito ‘mega centro commerciale’.

La sicurezza.

"Quando il sindaco ci accusa di sventolare degrado e insicurezza come forma di ricatto, ci offende. Intanto mostra di non aver presente cosa accade con epicentro l’’area ex Questura e non ha chiara la disperazione dei cittadini che da 20 anni sono in questa condizione.

Realizzare delle palazzine pubbliche e sociali in un contesto da 20 anni (molto prima che lo acquistassimo), luogo insicuro e intriso di microcriminalità, lo riteniamo privo di buon senso, soprattutto pensando alle famiglie che vi verranno ad abitare.

Al di là delle procedure formali, resta un fatto di coscienza che crediamo un Sindaco debba valutare pienamente.

Non siamo una onlus, sia chiaro. Ma abbiamo un profondo senso etico della nostra attività. Non costruiremmo mai al fianco di un luogo degradato e attrattore di delinquenza. Sinceramente non capiamo come possa pensare di farlo il Comune, tanto più con residenze popolari che sono un bisogno enorme per le nostre città.

Quel cartello ‘vergogna’ che il Sindaco mostrò ai fotografi dinanzi all’ex questura, oggi pare lui stesso voglia mantenerlo in vita.


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